La Dinamo ha messo lo ali
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La Dinamo ha messo lo ali
Basket: l'analisi dopo la trionfale vittoria di Bilbao nella EuroCup La Dinamo ha messo lo ali Il salto di qualità con Green e Thomas Non è soltanto una questione di punti o di rimbalzi: ma di impatto fisico sulla partita,. Grazie a loro la Dinamo ha messo le ali: perché di ali si tratta. Una "piccola", Omar Thomas e una "forte", Caleb Green. Piccola e forte, per chi non lo sapesse, non è una qualità ma un ruolo legato alla collocazione in campo (più o meno lontano dal canestro) e dunque anche di altezza: Thomas è più perimetrale, Green ha maggiore profondità. L'altra notte a Bilbao, nel match vinto dopo un tempo supplementare. Le due ali del Banco di Sardegna hanno segnato 41 dei 93 punti della squadra. Con percentuali super: 4/8 ria tre per Green, 9/9 dalla lunetta per Thomas. Green ha anche spazzolato i tabelloni catturando undici rimbalzi. Assieme hanno subito undici falli (cioè hanno messo a sedere due avversari I e, per chiudere, la valutazione finale è stata di 49 su 103. Ovvero la loro prova è valsa la metà del rendimento di tutta la Dinamo. Una squadra che è crescita tanto nel ruolo di playmaker perché da quest'anno il coach Meo Sacchetti può disporre di due fuoriclasse (sempre più in sintonia] come Travis Diener e Marques Green: ma il salto di qualità è avvenuto nel ruolo di ala. Quella cosiddetta forLe (o anche alta] non è mai stato un punto di Vanuzzo, il capitano della Dinamo forza del Banco di Sardegna: Hubalek, Plismc e Ignerski non hanno mai particolarmente convinto, per limiti tecnici (Plisnic non metteva mai la palla per terra) e caratteriali (Ignerski è sembrato fragile psicologicamente). Meglio l'ala piccola (detta anche bassa) ma sia James Whitc che Bootsy Tliorutou, straordinari realizzatori, non avevano la struttura fisica di Ornai'Thomas: Black Jesus, in coppia con Caleb Green, ha garanlilo finora in campionato 'IVI punti su 610, ovvero il 34,7% del buttino sassarese, spostando in avanti la pericolosità offensiva che l'anno passato era soprattutto nelle mani della coppia di guardie formata dai fantastici cugini Diener. Ed è meglio così: perché le squadre che chiedono troppo a playmaker e guardie non fanno mai abbastanza strada. Ne sta facendo invece tanta la Dinamo. Sia in campionato che in coppa: seconda in Serie A, capolista in EuroCup. Con tante scuse: una squadra accusata di essere fragile lontana da Sassari, ha già vinto tre delle prime sei trasferte della stagione. In campionato soltanto a Pesaro (è caduta a Bologna e Cremona) ma in coppa ha vinto a Oldenburg e Bilbao e a. Zagabria stava vincendo di venti punti prima di commettere un imperdonabile peccato di presunzione pagato a carisismo prezzo. Ma quella lezione è servita: non è un caso che proprio dopo il cappaò in Croazia il Banco di Sardegna (che a Sassari ha vinto sette partite su otto) abbia infilato un striscia di sei vittorie consecutive, ottenute grazie a ima sensibile e costante crescita non nel gioco ma nel modo di giocare. La difesa, innanzitutto, soprattutto quando Vanuzzo si accoppia, nel senso buono, con il pivot avversario o quando Caleb Green va a dare una mano sotto le due plance dove la Dinamo e più presente. Perché sta crescendo tanto anche Johnson: quello straordinario "alley-oop" con Marqucs Green non è più l'unica cosa, quasi estranea alla squadra. Che adesso ha tanta voglia di vincere. Di continuare a farlo: domenica a Venezia. N. M. RIPRODUZIONE RISERVATA
Benzer belgeler
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in casa; sei sconfitte in trasferta ). Ha vinto le ultime due gare interne contro avversarie italiane senza incassare reti,
ma ha perso tutte e sei le trasferte in Italia con almeno due gol di scar...